Scienze alimentari
Siamo quello che mangiamo. Questo antico adagio è valido tanto più oggi, nelle moderne società in cui le persone sono sempre più attente e consapevoli a ciò che portano in tavola, ai valori nutrizionali dei cibi e alla cura con cui vengono coltivate frutta e verdura e ai metodi di allevamento per gli animali. Le scienze alimentari sono dunque un argomento attuale, tanto che sono stati creati all’interno delle facoltà di Biologia italiane dei percorsi di studio specifici in Scienza dell’Alimentazione per conoscere e svolgere ricerca sulle nuove tecnologie agro-alimentari, i processi di trasformazione, conservazione e distribuzione dei cibi che arrivano poi ai negozi al dettaglio e nei supermarket, e da lì alle nostre case e ai nostri piatti.
Quindi le scienze alimentari possono essere descritte come lo studio della composizione fisica, biologica e chimica del cibo, in relazione anche ai concetti alla base della trasformazione dei prodotti alimentari. Per tecnologia alimentare si intende invece l’applicazione della scienza alimentare per quanto riguarda la selezione, conservazione, lavorazione, confezionamento, distribuzione e uso di alimenti sicuri per la salute dei consumatori.
Cosa sono le scienze alimentari
Prima di tutto, è necessario comprendere che quando si parla di scienze dell’alimentazione i campi di indagine connessi sono vari e differenti fra loro: è infatti un campo multidisciplinare che coinvolge chimica, biochimica, nutrizione, microbiologia e ingegneria per fornire una conoscenza scientifica per risolvere problemi e questioni legati alle molte sfaccettature del sistema alimentare. La base della disciplina sta nella comprensione della chimica dei componenti alimentari (come proteine, carboidrati, grassi e acqua) e delle reazioni che subiscono durante la loro lavorazione e conservazione. È necessaria una comprensione completa dei metodi di lavorazione e conservazione, inclusi essiccazione, congelamento, pastorizzazione, inscatolamento, irradiazione, estrusione e altri: l’uomo ha infatti sviluppato decine di metodi che consentono di conservare al meglio ogni tipologia di cibo. La capacità di effettuare analisi dei costituenti alimentari è sviluppata insieme ai metodi statistici di controllo della qualità. Anche la microbiologia e gli aspetti di sicurezza del cibo devono essere compresi e conosciuti da chi studia le scienze alimentari. Altri argomenti trattati includono per esempio gli additivi alimentari, le proprietà fisico-chimiche del cibo, la chimica del sapore, lo sviluppo del prodotto, l’ingegneria alimentare e anche l’imballaggio e il packaging. La scienza alimentare integra questa conoscenza ampia e la concentra sul cibo, per offrirci prodotti sempre più sicuri.
Una disciplina giovane e in crescita
La scienza dell’alimentazione è ancora una disciplina relativamente nuova e in crescita, determinata principalmente come risposta ai cambiamenti sociali che si sono verificati negli stili di vita e nella necessità di informazione e sicurezza alimentare in tutto il mondo sviluppato. L’industria alimentare, che originariamente forniva solo prodotti primari per la preparazione finale in casa, si trova a rispondere alle richieste del mercato con prodotti più raffinati, sofisticati e convenienti. La domanda di alimenti facili da preparare e convenienti dal punto di vista economico pone importanti sfide scientifiche e tecnologiche, che non possono essere soddisfatte senza scienziati altamente qualificati in grado di comprendere la complessa biochimica dei sistemi alimentari. Professionisti in grado di conoscere e analizzare tutti i pricipali metodi per preservare il cibo. Questo aumento della dipendenza della società dagli alimenti pronti al consumo ha portato a una maggiore responsabilità per i trasformatori in termini di qualità, sicurezza e nutrizione. Al fine di garantire prodotti di alta qualità e competitivi, i principi scientifici e le nuove tecnologie vengono applicati alla produzione di alimenti. Da qui si è sviluppato il corpo di conoscenze richiesto, che è poi diventato quella disciplina universitaria denominata Scienza degli alimenti.
Opportunità di lavoro e carriera in scienza degli alimenti
In termini occupazionali, i laureati in scienze alimentari hanno la possibilità di ricoprire molte posizioni importanti nell’industria alimentare. Le posizioni tipiche riguardano la garanzia della qualità, lo sviluppo e l’elaborazione del prodotto. Sia le grandi che le piccole aziende hanno bisogno di personale qualificato che sia ben informato su lavorazione, qualità e sicurezza anche perché le leggi e le normative sui controlli di qualità alimentare sono in crescita, così come i controlli alle industrie che si occupano di trasformazione e preparazione di alimenti. Molti studenti riescono in pochi anni a passare da un lavoro di mero controllo di qualità alle posizioni manageriali dopo aver appreso i dettagli del particolare settore in cui sono coinvolti, anche grazie a corsi di aggiornamento e formazione previsti nel settore e a seminari e fiere dedicati all’argomento delle scienze alimentari. Fra i tanti percorsi e le professioni che si possono intraprendere con questo corso di studi specifico, le più richieste dal punto di vista del mercato del lavoro sono il tecnologo alimentare, il terapista nutrizionale, lo scienziato addetto allo sviluppo del prodotto e al suo processo, il responsabile della qualità, l’ufficiale di affari regolatori (che si occupa delle verifiche prima dell’immissione in commercio dei prodotti alimentari) e il tecnico di laboratorio scientifico. Ogni percorso ha specifiche materie e discipline che consentono di scegliere la carriera più adatta nel settore dell’industria alimentare.