Droni con telecamera
Se vi è capitato di visualizzare su internet, alle televisione o al cinema delle riprese aeree che partono da terra e arrivano ad altezze considerevoli, probabilmente avete davanti un video realizzato con i droni con telecamera incorporata. Nella sua accezione più larga e letterale, un drone è un velivolo senza pilota, è in pratica un sistema automatizzato, un robot che può effettuare dei percorsi già stabiliti, se si utilizza un sistema di volo automatico con software integrato, oppure che può essere pilotato da terra tramite un telecomando che trasmette al drone la traiettoria e il percorso da effettuare. La tecnologia dei droni, inizialmente utilizzata a scopi quasi esclusivamente militari (come capita molto spesso per tutte le nuove tecnologie informatiche, di comunicazione e informazione) oggi si è diffusa anche in altri ambiti, fra cui il cinema, la pubblicità e la promozione turistica dei territori: la vista aerea infatti consente di avere un’idea d’insieme dei luoghi visitati dall’occhio del drone, che può anche registrare dei filmati più o meno lunghi.
Se fino a pochi anni fa un velivolo pilotato da terra poteva sembrare materia adatta unicamente ai film di fantascienza o distopici, oggi i droni con telecamera sono abbastanza diffusi e possono essere acquistati anche da persone poco esperte, anche grazie alle tecnologie sempre più moderne e ai prezzi in discesa, che permettono a tutti di acquistare e provare l’emozione di far volare un piccolo drone e effettuare delle riprese aeree spettacolari.
Quanto costano i droni con telecamera
La diffusione di questa tecnologia ha sviluppato una produzione massiva di droni e velivoli telecomandati, i prezzi ovviamente dipendono dalla qualità dei materiali di cui sono costituiti, dalla loro resistenza, dalla precisione e dall’altezza della cabrata che il drone può raggiungere, oltre ovviamente dalla tecnologia video che il drone utilizza per le sue riprese, se a bassa risoluzione oppure in full HD come si addice a chi utilizza questa strumentazione per la realizzazione di video professionali, riprese cinematografiche o pubblicitarie. Il costo di un drone quindi parte da poche decine di euro per i mini droni da giardino fino alle migliaia di euro per strumenti più professionali. Uno degli aspetti che maggiormente distingue i droni low cost da quelli utilizzati da piloti esperti è la qualità e la durata delle batterie. Le eliche che permettono il movimento del drone infatti consumano molta energia per permettere al drone di volare, così gli strumenti da pochi euro riescono a effettuare dei voli molto brevi, mentre invece i droni tecnologicamente più avanzati hanno un’autonomia molto maggiore, che può durare anche alcune ore.
Droni e App dedicate
Molti droni sono dotati di App dedicate da inserire nel proprio smartphone o tablet. Grazie all’interazione fra le due tecnologie, la videocamera del drone e la localizzazione del proprio smartphone, è possibile visualizzare direttamente sullo schermo del proprio dispositivo ciò che vede l’occhio elettronico del drone, per avere la sensazione di vivere l’esperienza del volo in prima persona. I modelli più evoluti possono essere pilotati direttamente tramite l’app sul proprio cellulare, oltre che con il telecomando in dotazione quando si acquista il drone con videocamera. Se si vogliono delle immagini nitide e ad alta risoluzione si dovrà scegliere un modello capace di catturare immagini almeno a 4K, quando si comprano dei droni di fascia bassa infatti si dovrà tener conto che anche la risoluzione video sarà inferiore rispetto a dei modelli certo più costosi ma anche più performanti. Una via di mezzo sono i droni che riescono a catturare immagini in modalità HD 720p, che risultano abbastanza nitide.
Droni e vento
Uno dei maggiori nemici del volo dei droni è il vento: è necessario tener sempre conto di questo agente atmosferico che è capace di disturbare anche in modo importante il volo del drone. Nelle giornate particolarmente ventose quindi è meglio evitare di far volare il proprio dispositivo per non incorrere nel rischio di rovinarlo mandandolo a sbattere contro alberi e altri ostacoli, oppure perderlo perché non lo si riesce a manovrare come si vorrebbe a causa delle raffiche. Il drone infatti è un dispositivo abbastanza leggero, il suo peso spesso è poche decine di grammi questo perché deve avere la capacità di volare senza sprecare troppa energia per mantenere stabile il corpo macchina durante i suoi viaggi aerei. Quando si fa volare un drone senza avere alcun patentino bisogna sempre tener conto delle restrizioni imposte dalla legge: si possono raggiungere al massimo i 70 metri di altezza e i 200 metri in volo orizzontale. Allontanare il drone più di 200 metri dal pilota che ne segue il volo da terra può essere pericoloso perché si rischia di perdere il segnale e quindi mettere in pericolo le persone e gli animali che potrebbero trovarsi nell’area di volo.
Utilizzo dei droni a scopo ricreativo
L’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) distingue fra droni e aeromodelli: questi ultimi sono i velivoli senza pilota che le persone acquistano nei negozi di elettronica oppure online e che utilizzano a scopo ricreativo o sportivo. Solitamente i droni sono considerati aeromodelli quando il pilota a terra può seguire il volo osservando il dispositivo in maniera diretta (controllo visivo), senza dover far uso di strumenti informatici o video per seguire il volo del drone. Un’altra differenza è che i droni a scopo ricreativo non sono dotati di volo autonomo, che è una modalità di volo in cui il percorso è stabilito tramite software e procede senza l’utilizzo di un pilota a terra o di un telecomando. Gli aeromodelli a uso ricreativo devono essere utilizzati unicamente in aree non popolate, non possono quindi essere utilizzati in città o nei luoghi affollati come le spiagge e i parchi. Il divieto è esteso anche a tutte le aree che si trovano a meno di 5 chilometri da un aeroporto.