Come arredare una mansarda
L’importanza di arredare una mansarda: abitabilità, costi e idee di design.
Spesso la mansarda è considerata la “Cenerentola” degli spazi di una casa. Un po’ perché non tutte le case ne sono dotate, un po’ perché essa è l’angolo in cui ricacciamo gli oggetti vecchi e inutili. Associamo alla mansarda un’idea di vecchio, di inutile, e crediamo quindi sia altrettanto inutile arredarla. Tuttavia la mansarda ha anch’essa una sua dignità, e occorre arredarla per renderla bella, o perlomeno funzionale. Anche il semplice accumulare oggetti richiede infatti uno spazio ordinato e progettato con criterio.
Peraltro, una mansarda non è semplicemente un ripostiglio ma ha il potenziale per essere molto altro: un terrazzo, un soggiorno, una camera da letto, un bagno, etc. Addirittura può diventare un micro appartamento. Sta al nostro ingegno saper sfruttare meglio il poco spazio che essa offre.
I parametri di abitabilità
Le spese da affrontare per ridare senso a questo angolo della casa variano a seconda dei nostri intenti. Un conto e rimettervi ordine e basta, un conto e farne una stanza se non un piccolo appartamento. C’è tuttavia un elemento di cui bisogna tener conto prima di intervenire: il tetto. Quando arrediamo una mansarda bisogna vagliare tre cose del tetto sotto cui essa si trova:
- che esso non disperda calore (donde bisognerà soppesare il livello energetico del sottotetto)
- l’altezza minima (circa due metri e mezzo) e quella media ponderale. Essa sarà calcolata da un geometra e servirà ad accertare che il sottotetto non sia troppo basso per essere abitabile.
- che la pendenza del sottotetto non renda impossibile costruirvi un bagno. Giacché la mansarda è molto spesso un “secondo appartamento del piano di sopra” è meglio che abbia un proprio bagno. Questo porrà fine alla seccatura di dover scendere al piano di sotto per utilizzarne uno. Vi dirò di più: spesso se non è possibile costruire un bagno in una mansarda è sconsigliato renderla abitabile. In tal caso è meglio che il nostro sottotetto continui a essere un semplice ripostiglio per gli oggetti in disuso.
Quanto costa arredare una mansarda
Nel mondo dell’arredamento non esistono cifre di spesa universali, tuttavia è possibile stabilire delle medie. E in media arredare un sottotetto per renderlo vivibile costa 819 € al mq. Somme esose, nelle quali tuttavia sono comprese tutte le operazioni di coibentazione termica necessarie per rendere una mansarda climatizzata. Ciò si traduce in una mansarda fresca e arieggiata nella stagione estiva e calda di inverno.
Se una spesa simile può sembrare esosa bisogna considerare che una mansarda ristrutturata aumenta di valore del 40% sul prezzo d’acquisto. Un volume d’affari non da poco, soprattutto in grandi città come Milano dove ristrutturare un sottotetto costa la bellezza di 3’000 €.
L’illuminazione
Per rendere vivibile la nostra mansarda abbiamo già parlato di coibentazione termica. Tuttavia la vivibilità non è fatta solo di ventilazione e temperature, ma anche di luci. Partiamo quindi dalle illuminazioni e dai lampadari, nostri principali dispensatori di luminosità.
Essi dal soffitto illumineranno il soggiorno in modo uniforme, e se in mansarda vi sarà una zona pranzo collocate un lampadario anche in cucina. Un lampadario nel salotto o in cucina impedirà che si creino fastidiose ombre sugli ospiti che si intratterranno da voi per mangiare e/o conversare. Nel soggiorno si può raggiungere lo stesso effetto anche con una lampada da terra con lo stelo ad arco. In caso di mansarda spaziosa, con open space e una lunga tavolata, l’ideale è collocare sulla stessa tante luci sospese, magari gemelle. L’alternativa è lasciare un unico lampadario sul tavolo e compensarlo con un altre illuminazioni da terra.
Naturalmente le luci per essere fissate richiedono un impianto elettrico o dei cavi metallici rigidi sospesi orizzontalmente da una parete all’altra. In entrambi i casi il soffitto spiovente del sottotetto non rappresenta comunque un problema.
Le finestre
Dopo aver parlato di illuminazione artificiale parliamo di finestre, da cui filtrano le luci naturali. Esse ci fanno percepire la mansarda come uno spazio aperto sul mondo esterno, non come una cella opprimente. Le finestre possono essere finestre semplici, con dei loro cornicioni, oppure, quando la mansarda confina con un terrazzo, con una porta scorrevole di vetro. Quest’ultima, nelle ore diurne, farà inondare la mansarda di luce.
Un’altra suggestiva soluzione sono le finestre sul tetto. Esse permettono di ammirare il sole e la notte dall’alto, come se fossero il nostro occhio spalancato sul cosmo. Per non parlare di quando, dal caldo della nostra casa, potremo ammirare la neve e la pioggia posarsi sul vetro di queste finestre.
Dare luminosità col colore
A farci respirare luminosità e spazio in mansarda dovrà essere anche la scelta di colori chiari per il pavimento, il soffitto e gli infissi delle finestre. I colori scuri, a cominciare da quello di un soffitto in legno di quercia, risultano opprimenti alla vista. Danno l’impressione che il soffitto ci schiacci (il famoso “effetto scatola“), e in mansarda quest’impressione è amplificata dal fatto che il soffitto è già di per sé spiovente. Chiare dovranno essere anche le pareti, per riflettere meglio la luce sia delle lampade che del sole. Nei pavimenti invece i colori tenui trasmettono solidità in quanto la luce vi si riflette senza riverberi né zone d’ombra.